BOLOGNA – ITALIA
07/12/2023 – 14/07/2024
Il primo zoo d’artista animato da pitture, sculture e installazioni di animali di ogni specie.
La mostra Animali fantastici. Il giardino delle meraviglie, ideata e curata da Gianluca Marziani e Stefano Antonelli, è stata prodotta ed organizzata da Arthemisia.
Ventitré artisti italiani ipercontemporanei scelti tra coloro che hanno indagato l’universo animale con grande coerenza tematica: Giovanni Albanese, Camilla Ancilotto, Marco Bettio, Chiara Calore, Mario Consiglio, Valentina De Martini, Fulvio Di Piazza, Dario Ghibaudo, Massimo Giacon, Sandro Gorra, Giorgio Lupattelli, Giulio Marchetti, Marco Mazzoni, Andrea Nurcis, Luca Padroni, Max Papeschi, Valeria Petrone, Nicola Pucci, Gherardo Quadrio Curzio, Mario Ricci, Maurizio Savini, Lapo Simeoni, Velasco Vitali. Autori eterogenei che toccano i linguaggi del volume plastico (sculture) e delle due dimensioni (disegno e pittura) per immaginare bestiari fantastici, giochi medievali, ibridi metamorfici, fantascienza, surrealismi pop, citazioni letterarie, una sorta di viaggio lungo i secoli che ribalta vecchie certezze e inventa una nuova zoologia.
Il nuovo progetto Animali fantastici. Il giardino delle meraviglie presentato in anteprima mondiale da Arthemisia a Palazzo Albergati di Bologna, dal 7 dicembre 2023 al 5 maggio 2024 (prorogato fino al 14/07/2024), è molto più di una mostra. Rappresenta una nuova frontiera dell’intrattenimento, in cui si fondono animali, arte, magia, divertimento e sogno.
Il museo si trasforma in un immenso spazio aperto, in cui gli animali trovano il loro habitat ideale, accogliendo tutti, grandi e piccoli, esperti d’arte e curiosi. Sono oltre 90 gli animali che varcheranno la soglia magica di Palazzo Albergati, realizzati da 23 grandi artisti contemporanei.
È il primo zoo d’artista realizzato al mondo, privo di gabbie, senza distanze e animato da pitture, sculture e installazioni di animali di ogni specie; un superzoo che vedrà le sale nobili del Palazzo trasformarsi in un nuovo habitat museale, un safari pedonale dove le opere accompagnano il visitatore in una passeggiata dentro una favola, dove gli animali convivono nel più rispettoso degli ecosistemi artistici.
I due piani di Palazzo Albergati accolgono le diverse specie animali con un allestimento che ha eliminato gabbie, chiusure o delimitazioni. Ogni opera respira nel luogo con la sua energia primordiale, la sua capacità metaforica, la sua forza interpretativa. Tutte assieme dimostrano il valore polifonico di una visione omogenea del mondo, come se ogni artista, pur nei caratteri che lo distinguono, condividesse l’idea di una medesima azione sul mondo.
Questa mostra nasce dalle fiabe che ci leggevano prima di dormire, dai libri illustrati che sfogliavamo con occhi coraggiosi e attenti, dai cartoni animati in cui gli animali avevano speciali poteri o parlavano proprio come noi. Il bestiario fantastico è stato il nostro primo viaggio di formazione, una base emotiva per crescere nel rispetto degli altri, tra abbracci e baci conquistati, evitando soprusi e cattiverie, cercando le vie del dialogo e della comprensione reciproca. animali fantastici è il frutto artistico di un percorso sentimentale tra i mille piani della vita quotidiana; un atto d’amore curatoriale per costruire nel museo una storia avvincente, inclusiva, emozionante e, soprattutto, fantastica. Non è un caso che le schede sugli artisti inizino tutte con il fatidico C’era una volta; e non è un caso che abbiamo ragionato sui contenuti con la declinazione collettiva del Noi Siamo: perché la nostra favola espositiva immagina una vita dove Noi e Loro occupiamo una medesima storia dentro uno stesso pianeta; dove noi umani restiamo animali tra gli altri animali, finalmente consapevoli che il domani sarà davvero Futuro se renderemo gabbie e catene un lontano ricordo. In un mondo dove gli artisti ci regalano apparizioni magiche e storie da sogno, poco importa la divisione tra reale e fantastico: a Palazzo Albergati si torna in un istante tra le fiabe che ci leggevano da bambini, nel cuore delle nostre emozioni trascinanti, a stretto contatto con la sostenibile leggerezza del sognare. Benvenuti in questo bellissimo giardino delle meraviglie, il più assurdo e inclusivo dei luoghi immaginabili, sorta di amorevole museo animato in cui 23 artisti italiani diventano le nostre navicelle oniriche in un cielo di stelle felici.
Stefano Antonelli e Gianluca Marziani
Mario Ricci – SIAMO ILLUSIONE
C’era una volta un artista che inventava illusioni nel suo studio a Genazzano, a pochi passi da un Castello che è il cuore possente di questa cittadina della campagna laziale. Ricci conosce a fondo le magie segrete della pittura, la sua capacità di distillare trucchi per i nostri occhi, di confonderci con giochi che sono il risultato di illusionismi da pennello. Le sue opere sembrano respirare, muoversi dal loro interno, come se animali o semplici oggetti domestici spingessero da dietro la tela, quasi a rompere la superficie e andare via, oltre la soglia già aperta da Lucio Fontana. Ma la pittura di Ricci è, appunto, un viaggio ironico nelle illusioni di cose che stiamo solo immaginando; quei piccoli movimenti sottotela nascono dal modo perfetto di dosare le pennellate, di giocare con le tonalità, evocando fantasmagorie che solo un quadro rende possibili. Un toro o uno squalo, piccole mosche e altri esseri che appartengono alla tela e sembrano sul punto di attraversare la pittura, per tornare nel mondo degli animali liberi, per volare via lasciando che rimanga il monocromo, come un abito svuotato che mantiene intatta la sua energia. Salutiamo le illusioni di Mario con un messaggio bellissimo: che tutti gli animali possano bucare le tele del mondo e liberarsi dalle catene, lasciando che i quadri vivano felici nell’estasi del colore, ricucito a puntino dopo la grande fuga zoologica.